giovedì 8 settembre 2011

Per il trapianto capelli arriva Atfue

La calvizie una volta era una vera e propria tragedia che influiva negativamente sulla psiche di chi ne veniva colpito, soprattutto pensando al fatto che i primi rimedi erano dolorosi, invasivi e dai scarsi risultati. Fortunatamente oggi tutto ciò è divenuto un problema molto più semplice da risolvere in quanto ci sono state notevoli evoluzioni in termini di tecniche di trapianto e la ricerca continua a dare frutti sempre nuovi. Una delle moderne tecniche già nate da qualche anno è l'autotrapianto FUE che consiste nel prelievo dalla nuca delle singole unità follicolari che vengono poi rimpiantate nella zona povera con un unico strumento. Malgrado questa sia la tecnica più rinomata in tema di trapianto per capelli non tutti sono a conoscenza che si è evoluta in una soluzione ancora più avanzata ovvero l'atFUE. L'atFue consente di prelevare con un microstrumento automatizzato singole unità follicolari che vengono serbate per poi essere messe nella zona calva con una percentuale di sopravvivenza dei bulbi trapiantati molto alta ,di poco inferiore al 100%. In questo modo è possibile con un prelievo minimo rinfoltire la zona interessata ottenendo risultati molto naturali senza invadere la zona donatrice. Questa tecnica porta notevoli vantaggi rispetto a quelle precedenti perché a parte i grandi risultati ha come particolarità il fatto di essere per niente dolorosa, di non lasciare cicatrici, ed infine di non richiedere periodi di convalescenza dopo l'operazione. Così è possibile tirare un sospiro di sollievo se si dovesse verifica una perdita di capelli in quanto è confortante sapere che non si tratterà di calvizie permanente.

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